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    Inviato da Antonio Pecorella

     

    Le grandi automobili del boom economico

     Gruppo Auto

     

    Ci sono auto che hanno davvero fatto la storia ed i cui segni si vedono ancora oggi.

    È il caso delle auto degli anni ’60 che sono davvero un simbolo indimenticabile da cui i designer di oggi traggono ancora spunto.

     

    Inizio la mia carrellata con due auto che sono un simbolo dell’immaginario collettivo: la Aston Martin DB5 e la Jaguar E-Type.

     

    Più o meno tutti abbiamo sognato di correre veloci su una strada panoramica, inseguendo criminali ed usando uno dei mirabolanti gadget di Q, esattamente come faceva Sean Connery nei film di James Bond?
    Ancora oggi Aston Martin non significa solo lusso ma anche velocità e vita avventurosa.

     

    E da uno scavezzacollo che combatte con i buoni, passiamo ad un delinquente spietato che dal 1962 comincia a spopolare nelle edicole, Diabolik.
    Costui è un ricco ladro che terrorizza il mondo con furti ai danni di ricchi, ricchi divenuti tali in modo spesso losco, Diabolik e la sua compagna Eva Kant si muovono con una Jaguar E-Type dalle linee sinuose e dal colore nero proprio come la pantera da cui il nostro “eroe” prende nome.

     

    In Italia il boom economico porta le grandi case automobilistiche a creare veri e propri miti a quattro ruote.

    La FIAT Dino Spider, prodotta dal 1967 al 1972, nasce da una collaborazione FIAT - Ferrari e porta il nome di Dino Ferrari, figlio prematuramente scomparso del grande Enzo. Enzo Ferrari ne creò, progetto e motore.


    Il modello Spider a marchio FIAT venne progettato dal grande Pininfarina per la casa di Torino.

     

    Elegante anche se meno aggressiva, la Lancia Flavia convertibile con interni curatissimi fu l’erede della Lancia Aurelia.
    Prodotta dal 1960 al 1970, nella variante cabriolet dal 1963 al 1967, montava un motore quattro cilindri boxer da 1.8 litri di cilindrata da ben 92 cavalli di potenza.

     

    Un’altra vettura che ha sfidato la Lancia Aurelia è stata l'Alfa Romeo Giulia Spider, anche chiamata Duetto, prodotta a partire dal 1966 nella versione 1600 ed in quella Gran Turismo.
    Anche questa vettura divenne un mito grazie al cinema ed in particolare grazie al film il laureato del 1967, con Anne Bancroft e Dustin Hoffman.

     

    Chiudo con un’auto familiare, il simbolo della riscossa per la classe media italiana, l’auto che probabilmente è passata nella storia di tutti noi, la FIAT 850.
    Prodotta tra il 1964 ed il 1971 in più di 2.200.000 esemplari, quest’auto era nata per riempire il vuoto che vi era tra la 600 e la 1100 e resistette dal boom economico fino alla vigilia della crisi di mercato legata a quella del petrolio di inizio anni ’70.

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